giovedì 7 febbraio 2019

Di Maio e Di Battista

Negli ultimi tempi i due carissimi amici si sono fatti vedere insieme piu' del previsto. Addirittura hanno organizzato un tour in auto a Strasburgo per visitare la capitale dell' unione europea. I due amici hanno varie cose in comune, ad esempio entrambi odiano il presidente Berlusconi, entrambi appoggiano il movimento dei gilet gialli in Francia ed entrambi hanno i genitori, che a loro insaputa, assumono nell' azienda operai in nero. Ultimamente, il compagno Diba, preso dalla foga, durante un' intervista, dove era presente anche l' amico Di Maio, si e' scontrato contro Salvini. La cosa che subito e' balzata agli occhi e' che questo ragazzo cosi' veemente, attualmente non ricopre nessuna carixa nel governo e con i suoi dictat rischia di far saltare la poltrona del suo caro amico. Si vocifera che in un futuro governo, il Diba debba andare a ricoprire la carica di ministro degli esteri, credo cge l' Italia non ha mai corso un rischio cosi grande di rimanere letteralmente isolata dal resto dei Paesi Europei. Da quando il movimento 5 stelle e' arrivato al governo l' Italia e' arrivata ai ferri corti con diversi partners europei, primi fra tutti i nostri cugini d' oltralpe, i Francesi. Ora se ci si contrappone al governo di Macron per migliorare la condiziine dell' Italia in campo europeo, ben venga, il problema, pero', e' che noi rischiamo di far incrinare seriamente i rapporti commerciali con uno dei nostri miglior partners commerciali per questioni che ai nostri concittadini poco interessano. Addirittura una delegazione dei 5 stelle ha incontrato parte dei gilet gialli, che con tutte le buone ragioni stanno distruggendo mezza Francia, schierandosi esplicitamente contro Macron. E' come se Macron venisse in Italia e si schiererebbe a favore di un gruppo di manifestanti facinorosi, contro il governo Italiano. Non contenti addirittura si sta chiedendo al parlamento di schierarsi a favore di un dittatore venezuelano Maduro, che ha impoverito alla fame la sua gente, rischiando di far rimanere l' Italia come unico Paese europeo a favore di queato dittatore.

giovedì 8 novembre 2018

Approvato il decreto legge anticorruzione.

E' stato approvato il decreto legge anticorruzione, ma se qualcuno pensa che questa volta il movimento 5stelle si sia fatto rispettare dai suoi alleati, si sbaglia. Infatti questo decreto sara' in vigore solo fra due anni e per la regola che vige tra i grillini, tra due anni al governo con Salvini non ci saranno piu' ne' Bonafede, ne' Di Maio, quindi dubito fortemente che Salvini faccia passare questo decreto. Questo lo sanno bene anche i grillini, ma  le cose da fare erano due: o impuntarsi che il decreto entrasse sin da subito in vigore, ma cosi' si rischiava di creare una frattura nel governo con il rischio di perdere la poltrona tanto ambita, o fare come hanno fatto e mantenere la poltrona. Il problema, pero' , rimane l' aver preso in giro per l' ennesima volta gli elettori del movimento.

martedì 6 novembre 2018

Maltempo in Italia.

Da diversi giorni un' ondata di maltempo sta flagellando la nostra Penisola, senza escludere nessuno, da Nord a Sud isole comprese. In Veneto ettari ed ettari di bosco con centinaia di alberi pregiati per il loro legno usato per la realizzazione di violini Stradivari, sono andati distrutti. In Liguria una forte mareggiata, ha letteralmente spazzato via un porto e l' acqua ha invaso diversi negozi ed abitazioni. In Sicilia, ha causa di una frana che ha colpito una villa abusiva sono morte ben 9 persone. Purtroppo il clima nel nostro Paese sta cambiando rapidamente a causa del surriscaldamento globale, ma noi continuiamo a non fare nulla per difenderci da tutto cio', anzi. Nei giorni immediatamente successivi ai disastri tutti ne parlano, ma poi, spente le telecamere tutto torna come prima. L' esempio lampante e' il ponte crollato a Genova. Non abbiamo ancora imparato che non serve fare la conta dei danni dopo, serve prevenire queste sciagure. Durante i mesi estivi il territorio viene letteralmente abbandonato, i canali, i rigagnoli non vengono mai ripuliti, cosi' alla prima ondata di maltempo particolare questi piccoli corsi d' acqua straripano e causano morte e distruzione. Nel 2018, menyre l' uomo tenta di andare su Marte non si puo' morire per l' ingrossamento di un rigagnolo, e' vergognoso.

giovedì 1 novembre 2018

Predappio il 28 ottobre

Domenica 28 ottobre Predappio e' stata letteralmente invasa da circa 2000 nostalgici di Mussolini e del fascismo. E' stato organizzato un corte per la strada principale del paese in onore della marcia su Roma. Il corteo e' arrivato al cimitero dove si trova la cappella di famiglia di Benito Mussolini, dove e' sepolto lo stesso duce. Qui le duemila persone hanno datk il peggio di loro stessi, intonando cori fascisti e soprattutto sfoggiando magliette a dir poco offensive. Questa gente ha mostrato tutta la propria ignoranza e poca conoscenza del duce e del periodo fascista. La cosa che, pero' piu' mi ha fatto indignare, cari signori, e' stato il comportamento del sindaco di Predappio. Infatti, il primo cittadino, non ha saputo opporsi a questa manifestazione, addirittura giustificandola. Secondo lui, infatti, la manifestazione poteva essere tranquillamente svolta perche' non andava a creare nessun disturbo della quiete pubblica. Un sindaco che a carnevale fa il leone con i bambini del posto, vietando i carri di carnevale, ma che poi diventa un agnello dinanzi a cosi' tanta bruttura non mi era ancora capitato di vederlo. Naturalmente e' chiaro che il sindaco non ha vietato la manifestazione per non inimicarsi qualche famiglia potente del paese che detiene il monopolio dei gadget del fascismo. Se si tratta di far conoscere la storia vera con il restauro di edifici come il palazzo del fascio o la caproni la fabbrica che costruiva gli aerei il sindaco trova mille scuse, se, invece, si tratta di permettere questi scempi e' in prima fila. Purtroppo Domenica a Predappio hanno scritto una pagina orrenda della cultura del nostro Paese.

sabato 29 settembre 2018

Derby della capitale va alla Roma

Finalmente! Oggi abbiamo visto una squadra che ha saputo far divertire i suoi tifosi. Ora, come spesso capita attorno alla Roma, subito si fanno diventare i protagonisti di questa gara dei super fuoriclasse. Fino a due giornate fa Pellegrini era un flop pazzesco, Kolarov era oramai alla fine della sua carriera, lo stesso Di Francesco spaesato e inascoltato dai suoi. Il vero problema che affligge questa squdra sono questi sbalzi enormi da tutti scarsi a tutti campioni. Naturalmente da tifoso non posso che godere per questa grande vittoria, tra l' altro un derby, ma da tifoso dico non esaltiamo cosi' i ragazzi per una gara, diamo tranquillita' alla squadra sia nel momento no che nel momento delle grandi vittorie. Ora c'e' la Champion e si sa che li tutto cambia. Quindi piedi per terra e lavorare.

lunedì 24 settembre 2018

Roma: tifosi esigenti.

Alla fine i giornali sono riusciti nel loro intento, cioe' creare un clima a dir poco pesante attorno alla squadra di Di Francesco. Sin dalle prime battute si era capito che i giornali avevano preso di mira la societa' giallorossa, colpevole, per aver ceduto i 3 pezzi migliori. Il lavoro e' stato reso piu' semplice dal fatto che i nuovi arrivati, essendo molto giovani e nessuna esperienza in una squadra ad alti livelli, non hanno daputo disinteressarsi delle parole scritte dai giornali. Ora, purtroppo, molto probabilmente a pagarne le spese sara' il tecnico e non so quanto queato cambio sia salutare.

giovedì 13 settembre 2018

Guai seri per Di Maio.

Continuano i guai per il vice premier Di Maio. Infatti, il leader del movimento 5stelle, sta, pian piano, vedendo svanire in un nulla di fatto quello che era stato il suo cavallo di battaglia, ovvero il reddito di cittadinanza. Questa volta a negargli il suo sogno e' proprio uno dei suoi uomini, il ministro dell' economia Tria, che proprio Di Maio e i suoi aveva scelto per quel ministero. Di Maio, e' rimasto cosi' spiazzato dalle parole di Tria, che addirittura ha usato toni alquanto minacciosi, o si fa il reddito in queata manovra o vai a casa. Tria, pero', dal canto suo certo non si e' fatto intimidire da questa minaccia, tanto che ha risposto a Di Maio che non sara' certo lui il capo espiatorio se il teddito non ci sara'. Il problema e' che adi Maio ha voluto illudete i cittadini Italiani con la promessa del reddito, senza avere neanche un minimo di idea dove prendere se non tutti, almeno una parte delle coperture. Credo che qualsiasi ministro dell' economia, a meno che non sia un mago, con il Paese messo in queste condizioni, non riuscira' a fare il reddito di cittadinanza. Meglio che se ne facciano una ragione Di Maio, Di Battista e anche tutti quegli Italiani che hanno votato Di Maio solo per questo motivo.